University of Pavia
Nel novembre del 1778 Alessandro Volta ottenne la cattedra di Fisica Sperimentale all’Università di Pavia.
Oltre che all’insegnamento, Volta si dedicò alla ristrutturazione del Gabinetto di Fisica, arricchendolo di molti strumenti sia di ricerca sia di didattica. Nel 1819, l'anno dell'ultimo inventario firmato da Volta, nel Gabinetto di fisica si contavano circa 600 strumenti.
Le sue lezioni erano così affollate che venne appositamente costruito l'ampio e moderno Teatro Fisico, l’odierna Aula Volta. L’aula ripete lo schema del Teatro Olimpico del Palladio a Vicenza e dal 1828 ha una copertura a conchiglia.
Nel 1878, centenario accademico di Volta a Pavia, l’Università di Pavia conferisce la laurea ad honorem per la fisica a due grandi scienziati che si erano distinti negli studi sull’elettricità e sul magnetismo: Hermann von Helmholtz (1821-1894) e James Clark Maxwell (1831-1879). Viene anche eretto nel cortile maggiore dell’Università un monumento a Volta realizzata dallo scultore Antonio Tantardini.
Attualmente, entrando dall’ingresso principale dell'Università ci si trova nel cosiddetto cortile medico da cui si passa quindi al cortile legale, al cui centro si erge la statua di Alessandro Volta. Tra le aule storiche dell’Università, piccoli gioielli di architettura, oltre all'Aula Volta, c'è l’aula Magna, dalla facciata simile a un tempio greco, con colonne corinzie, pronao e timpano, su cui è raffigurato il rettore Alessandro Volta nell’atto di consegnare una tesi di laurea.
Il Gabinetto di fisica di Alessandro Volta, con tutti gli strumenti, fa parte del Museo per la storia dell’Università di Pavia.